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elezioni

 

Pensavo alle elezioni politiche di febbraio: bagarre televisive, soldi spesi, risultato insoddisfacente per tutti (tranne per il nanerottolo che sorrideva a tutti soddisfatto perchè non doveva ridare l’IMU), l’Europa che ce le ha promesse e pensavo anche all’elezione del Papa: 2 giorni, 5 fumate e soprattutto la maggior parte dei credenti contenti da Roma a Buenos Aires.

Pensavo

ma se alle prossime elezioni li chiudiamo tutti a Montecitorio, a chiave, non apriamo anche se dovessimo vedere scorrere il sangue sotto la porta, e apriamo solo quando faranno una fumata bianca-rosso-verde? con buona pace dei nostri futuri rimorsi e sensi di colpa per non aver votato noi, non aver speso soldi per le elezioni, non essere stati invasi da trasmissioni trash  con le loro litigate, e per molte altre cose ancora???

Non suggerite per favore di buttare la chiave nel Tevere o aprire il gas… non è cristiano nè democratico!!

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Ha scritto perfettamentehttp://laperainbilico.wordpress.com/2012/05/03/te-lo-recensisco-io-il-programma-trash-malattie-imbarazzanti/quello che avrei voluto scrivere io.

Lei lo ha descritto decisamente meglio però, per questo la linko.

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Mal comune…. mezzo gaudio

Mi hanno regalato un libro.

Sembra comico. Per altri c’è da piangerci sopra e anche con l’ombrello, come dice mia madre.

Il titolo è senza dubbio motivo di taglio di vene da parte delle schiere di donne sessantottine e oltre che si sono date da fare per l’emancipazione della donna, ma il sottotitolo ci rasserena un’anticchia di più e mette in evidenza il lato forte e temerario che dimora in ognuna di noi. “Sposati e sii sottomessapratica estrema per donne senza paura“.

Il retro della copertina, invece, ci da la chiave di lettura:

“Che c’è dopo il bacio finale? Dopo il  THE END? Vorrei qui gli sceneggiatori: ditemi qualcosa! Sono felici? Quanti figli fanno? Qualcuna sa che si può essere felici persino con il marito?    E’ ora di imparare l’obbedienza, la sottomissione. E tra noi ce lo possiamo dire: sotto ci si mette chi è più solido e resistente, perchè è chi sta sotto che regge il mondo.”

Ma il risvolto della copertina mi ha affascinato e mi ci sono ritrovata a pieno titolo gongolandomi e giugiolandomi con  “Ma allora mio marito è NORMALE!!!!!”:

“L’uomo ha quello sguardo da cacciatore che potrebbe rivelarsi utilissimo se una beccaccia sfrecciasse in salotto, ma che lo rende totalmente inetto a reperire il burro nel frigo. La donna si  lamenta e vorrebbe che lui le dicesse quanto è brava, eroica e meravigliosa: lui, ammesso che sia rimasto nella stanza ad ascoltare, cercherà una soluzione rapida al problema….”

Mi ha intrigato….

 

 

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Ed ecco a voi…


              Neve dappertutto, non è più una novità.

Ma NON per noi romani.

Perciò voglio immortalare questo momento che testimonierà il nostro  “Io c’ero” alla discendenza futura.

 

           Albero di nocciolo glassato e ricamato come un merletto

la neve riflette la luce arancione e rosata dei lampioni creando uno scenario incantato

E’ mezzanotte,  è tutto illuminato come se fosse appena tramontato il sole

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– Mi sembra impossibile…

Il signor Arno, gentilissimo condomino di mia madre, è salito al Cielo ed ha raggiunto la sua amata moglie che lo aveva preceduto 9 mesi fa.

Il freddo lo ha colpito. Ma c’è  c’è chi non si dà una ragione.

Ho fatto caso che spesso in qualche funerale ci sta sempre un lato un po’ comico, perdonate il poco rispetto verso i parenti. Ma ora vi spiego.

Il pomeriggio precedente al funesto evento, il signor Arno, già cagionevole di salute, direi cagionevolissimo, esce sul balcone per guardare meglio la neve,   se qualcuno fa uno scivolone e le macchine che slittano sul ghiaccio, tutto parlando con la signora Silvana del balcone accanto. La figlia del signor Arno, lo chiama più volte dentro … ma è un vero piacere gustare momenti così particolari, diversi dalla televisione dove ci passa ore e ore.  Meglio di qualsiasi reality, gli scivoloni dal vivo sono meglio di quelli di Paperissima.

Dopo un po’ si arrende ed entra … ma ha incamerato così tanto freddo che non lo scalda il thè bollente, la boule di acqua calda, una coperta avvolta tutta intorno e la seggiola vicina al termosifone, il tremore si fa sempre più forte fino a che la figlia prende la decisione di portarlo al Pronto Soccorso.

Ha superato la notte, ma la mattina ha chiuso per sempre i suoi occhi.

Fin qui tutto normale.

Chi non si da pace è la signora Silvana che continua a dire sempre più attonita e incredula a tutte le persone che stanno alla cerimonia:

– Mi sembra impossibile.

Stava tanto bene !!!

Il pomeriggio prima abbiamo parlato tanto sul balcone… e stava così bene!! –

Anche la signora Silvana ha una certa età e nessuno ha avuto il coraggio di spiegarle la dinamica dell’evento, ma le battute e le risatine non sono mancate.

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Neve a Roma

E’ facile dire “Neve a Roma”.

Ma quale parte di Roma?

Alle 9 di mattina mi telefona Anna che abita a Fiano, alle porte di Roma, esultando per la copiosa nevicata che in meno di mezz’ora ha imbiancato tutto il giardino :  – Ma come non nevica da voi? Piove? su, su aspetta un po’ e vedrai che presto arriverà.

Alle 12 inizia a scendere lenta, alle 12 e 5 ha già attecchito sulla strada nonostante la pioggia dei due giorni precedenti.

Alle 12 e 20 ha imbiancato TUTTO, ero di ritorno dalla spesa per Primafiglia e non sapevo come mantenere l’equilibrio tra le borse, le chiavi per il cancello, l’ombrello e il resto.

Primafiglia, esce dal lavoro alle 12 e 45. Per uscire dal parcheggio e arrivare all’imbocco della Galleria Giovanni XXIII, circa 1.500 mt.,  impiega 25 minuti. Mi chiama a casa: – Mamma, stiamo camminando a passo d’uomo, ma deve avere preso una storta, perchè chi cammina veramente a piedi ci supera di gran lunga. Ti avverto ora, perchè quando entrerò in galleria non ci sarà più campo e così non mi  darai per dispersa, ciao.

E quella enorme bocca nera l’ha inghiottita.

La Galleria è lunga meno di 3 Km.

Ne è uscita stremata, con inizio di sintomi di claustrofobia, dispnea, tachicardia, sudorazione e inizio di congelamento insieme, e recitato quattro Santi Rosari, alle 15 e 20. Mancano ancora circa 2 km per arrivare a casa. La macchina davanti accende i lampeggianti e il proprietario scende. Non risale, si è dato a piedi, probabilmente assalito da qualche attacco di panico: ha lasciato la macchina lì, davanti a lei. Non le sono bastati i 4 Santi Rosari per mandargli tutto il bene di questo mondo.

La neve, la neve, la neve… ma quanta ne fa?

Finalmente fuori può mandare un sms a Francesca: Se continua così, questa sera non ci incontriamo

Risposta: Ma se continua così ci possiamo incontrare eccome !!

Controrisposta: Se ce la fate spostatevi voi, perchè noi non crediamo di poterlo fare.

A questo punto Francesca chiama per avere motivazioni e viene a sapere della neve, trasecola, da lei che abita a circa 5 km. sta solo piovendo.

Un’altra amica che abita all’Eur ha avuto solo la pioggia e quasi non credeva alla  “neve a Roma” se non l’avesse vista in televisione al TG.

Per la cronaca, Primafiglia è arrivata a casa alle 16. Ha impiegato 3 ore e un quarto per fare meno di 7 km.

Questa sera Generoeternamentegrati e il suo collega hanno lasciato il motorino a  lavoro e sono ritornati a casa a piedi. Lo stesso percorso di Primafiglia perchè lavorano nello stesso posto, e hanno impiegato 1 ora e tre quarti.

Mi dicono che da domani TUTTA  Roma sarà imbiancata.   Obbligo di catene fino a domenica.

Sì, ma per incatenarci a casa.

E chi la prende la macchina!!

 

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314 Vs 311

Non ho parole

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pulciando pulciando

Una domenica veramente simpatica.

Un mercatino di pulci (direi anche un po' di pidocchi, vista la merce tirata fuori dalle cantine e soffitte) e ……. all'improvviso un banchetto-gioiello.

Pre-natalizio, con lavoretti fatti a mano con cura e amore, cuciti con stoffette natalizie e ricami a punto croce, cuori di varie forme, auguri da appendere sia ai vetri delle finestre che alle porte, palle di stoffa, borsette, cache-pot e altre cose.

Fra tutte mi ha colpito e subito preso una borsa porta-torte. Sarà perchè ne avevo acquistata una nel banchetto della parrocchia, così l'ho subito sperimentata: utilissima e comodissima, ho comprato anche due cuori da regalare a Mimmi che si abbinano bene al copriletto tirolese e ai cuscini di Ikea a forma sempre di cuore.

Poi ho guardato l'etichetta: Briciole di biscotti. Non mi è sembrato un nome nuovo….. no….no…..no, l'ho già sentito. Arrivo a casa e lo cerco. Eccolo è il nome di un blog.

Confesso: io non sono in grado di attaccare nemmeno un bottone, ma mi affascinano tutte queste blogger che hanno le mani d'oro, la fantasia, il talento nato per fare questi lavoretti, insomma per me sono delle artiste e giro fra i loro blog, senza mai commentare, solo sognare.

Così ho trovato la Milena che era con la figlia al banchetto stamane, ho letto tutti i suoi post e …. che volete che vi dica, il pomeriggio con la scusa di portare il bisnonno a fare una passeggiata, sono ritornata al mercatino, l'ho salutata, abitiamo anche vicine e non ho potuto fare a meno di comprare anche altri gioiellini:  uno da mettere alla finestra, e uno da mettere alla porta di casa,

Lo so, oggi mi sono viziata ………….. e ne sono proprio soddisfatta!!!!!!

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ci voleva proprio

Niente di meglio di una discussione chiarificatrice.
Butti fuori tutto quello che avevi accumulato in due giorni.
Ci metti anche gli interessi che sono cresciuti nel frattempo.
Due paroline "colorite" che danno verve, anche perchè è il linguaggio che conosce  bene il destinatario.

…………???
…………!!!!??
…..????
………….!!!!!!!!!

Fanculizzati……
………!!!!!!!!

…….!!!!

                                    e la  PACcon relativo abbraccio

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la mattina ha l’oro in bocca

Con Nonno Nanni, ho accompagnato Maritozzo e Mimmi ad un convegno dove resteranno per  2 giorni. Li riprenderemo domenica dopo pranzo.
Sono sola soletta con bisnonno, figliodipendente.
Stamattina sveglia alle 7 e 30 (e mi ha detto bene!!!) già vestito di tutto punto:
– O Tea, ma 'n si và a piglià il figliolo stamane?
 
Oltre all'oro, stamane avevo anche altro in bocca… credo mi abbiano sentito fino al quarto piano.
Però, ci siamo subito rifatti.
In previsione di una giornata a contare quante volte mi avrebbe domandato "quando tornava il su' figliolo!", ho preso mamma e suocero e siamo andati a mangiare al mare a Maccarese e poi una lunga passeggiata sul bagnasciuga….
Memorabile e rilassante, ho preso la mia dose di energia positiva, oltre ad un piatto di calamari alla brace, e sono certa di arrivare fino a domani…

Beh, ne è valsa la pena essere stata svegliata "presto"

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