piccole affariste

– Ma che è questa puzza? non si resiste… Quintacucciola, ma sono i tuoi piedi? hai levato le scarpe?  ma che razza di pedalini lerci hai ai piedi?

– Mamma li ho messi questa mattina….

– E sei andata senza scarpe a scuola? e hai camminato in mezzo alla mondezza?

Quintacucciola comincia a piangere

– No, mamma, li ho messi davvero questa mattina e sono andata a scuola con le scarpe…

Le lacrime cominciano a scendere più copiose

– Levateli subito e vai a lavarti i piedi!!!!

– Ma io che c’entro?  perchè te la prendi con me?

Il pianto si fa più accorato e monta in rabbia

– Quartacucciola questa mattina mi ha detto che se mi mettevo i suoi pedalini sporchi mi avrebbe dato 100 euro… e non me li ha dati …. e tu mi strilli pure!!!

un dolce mosaico

Praticamente 2

praticamente tocca andare anche domani a scuola

Quintacucciola è disfatta, ha perso circa due ore a convincere la mamma e il papà a non mandarla a scuola il giorno dopo. Come avevo intuito, non aveva la minima intenzione a ritornare a scuola il lunedì. Fallito il tentativo, si è accasciata sulle sedie, rimanendo c0sì per un bel po’ di tempo durante il ricevimento della cresima di Secondacucciola.

Il martedì successivo Primafiglia e Generoeternamentegrati, sono andati a ritirare le pagelle delle cucciole alle elementari e hanno potuto parlare così con le maestre di Quintacucciola.

– La bambina si addormenta sul banco! E’ annoiata, non sta al suo posto, vuole continuamente uscire… ecc. ecc…

– Veramente non vorrebbe nemmeno venire più a scuola! – intervengono i genitori – E la pagella come è? Nei quaderni abbiamo visto sempre bei voti.

– La  pagella è ottima!! tutti 9 e due 10.

– Forse ha bisogno di fare altro mentre gli altri finiscono i lavoretti di classe – suggeriscono i genitori – Se è possibile, può portare da casa alcuni libri  che lei utilizzerà nei tempi “morti”?

Ok, avuto il consenso, il giorno dopo Quintacucciola è a scuola con 2 libretti da leggere e scrivere. Era mercoledì.

Giovedì mattina.

– Mamma, posso portarti Quintacucciola che ha la diarrea?

Mmmmhhh, è vero che gira l’influenza intestinale … però qualcosa mi dice che le passerà molto presto… appena metterà piede in casa mia.

– Allora, amoredinonna, come và?

– Eh, praticamente così e così… no, non ho la febbre…anzi ho pure fame posso mangiare l’ovetto Kinder?… ma  sto bene… cheeee? a scuola? no, no … a scuola è meglio che non vado, perchè ti ho detto che sto un pochetto male… ma lo sai che io dormo in classe? io non me ne accorgo, me lo dice la maestra.  I libretti? senti, quella brutta maestra, praticamente ieri le ho detto posso prendere i libretti che ho portato da casa e lei mi ha detto ora no stai buona con le braccia conserte a posto tuo, poi mi viene a dire che ho dormito, e che dovevo fare? Non posso parlare, non posso leggere, non posso giocare, non la posso aiutare alla lavagna, non posso aiutare la compagnetta, non posso fare niente… praticamente è meglio che sto a casa…

Cucciola di nonna, quante diarree ti dovranno venire prima che la maestra  ti sappia valorizzare o utilizzare al meglio?

praticamente…

– Pronto nonna?

Chi sarà dei 7? le nipotine di mezzo hanno tutte la voce uguale…

– Praticamente –

  è Quintacucciola  seienne  in prima elementare nella fase “praticamente”

– a scuola non fanno giocare, io gliel’ho detto alla maestra, ma quando giochiamo? e lei mi risponde a ricreazione, se devo andare al bagno, lei mi dice a ricreazione, se voglio mangiare mi dice a ricreazione, insomma ma quante cose dobbiamo fare a ricreazione? e invece nella classe vicina stanno sempre a giocare, io le sento, eh! E praticamente non si gioca mai, io glielo avevo detto alla maestra dell’altra scuola – l’asilo – che non volevo cambiare scuola, ma lei mi ha detto che dovevano venire i bambini più piccoli e noi che eravamo più grandi dovevamo salire al piano di sopra dove stanno i grandi. Ma qui praticamente non si gioca come di sotto. Gliel’ho detto alla maestra e lei mi ha detto che si gioca quando si va in palestra e capirai… praticamente si va solo il giovedì e se siamo stati buoni. Insomma io ho aspettato un po’, forse,ho detto,  poi ci faranno giocare, ma niente!!! ormai sono 10 anni che sto lì e fanno fare solo compiti e compiti , allora io mi sono stancata e questa mattina praticamente vorrei venire a casa tua ……… posso veniiiireeeee????

Ha resistito per cinque mesi, da settembre, ora non ce la fa più.

Non ho  capito però se lunedì ritorna a scuola o ha proprio deciso di farla finita qui  😉

Genetliaco con buone premesse

Primafiglia è distesa sul letto, le mancano 15 giorni per il lieto evento, contempliamo tutti la sua panciona e ridiamo ogni volta che Pupina si muove o ha il singhiozzo. Mi si avvicina  Quintacucciola, 5 anni:

– Nonna, ma domani è il tuo compleanno!!!!    (strilla sempre quando parla)
– Certo…. te lo sei ricordato, brava!!!
– Si me lo hanno detto le sorelle, senti però ma tu la fai la festa?
– Eccome no?! andiamo a mangiare fuori in un posto con un bel parco giochi per voi bambini, che tanto state poco a tavola   e  così potete andare subito a giocare!     (mentre noi stiamo un po' più rilassati e tranquilli. N.d.b.)
– E non ci hai portato l'invito??? 
–
– Tutti i bambini che fanno la festa all'asilo ci portano l'invito…
– Ah… tesoro, ma io non lo faccio più l'invito scritto… figurati… è vero Primafiglia che  venite lo stesso anche senza invito?
– E chi se lo perde mamma un pranzo, anche senza invito, stai tranquilla che veniamo lo stesso!    (Non avevo dubbi!! sempre n.d.b.)
– Allora ti devo preparare il regalo!!!

Si guarda intorno cercando qualcosa che può andare bene per me
– Senti nonna, quando tu farai un maschio o un'altra femmina… non so…. quello che viene, ecco ti regalo un paio di pantaloni miei…eh??? ti piace???
– Ma figurati, era proprio quello che mi mancava, ma poi i tuoi che sono bellissimi!!
– Ma il colore non te lo dico: è una sorpresa!!!! …..   Anzi facciamo così…

Si allontana, ritorna con la sua maglietta celeste e me la dona a due manine come fosse il velo della sposa.
Gli occhioni sono ancora più grandi, brillano di contentezza.

Non ha trovato cosa regalarmi perchè le sue misure con corrispondono alle mie,  ma……..ahò 'n se po' mai dì!!!!

PERDONO

“Quinta cucciola” è passata ugualmente sul bordo dell’aiuola che costeggia il marciapiede dal lato del precipizio (un metro circa), nonostante le avessi detto di non farlo. Avevo portato degli stickers per tutte le sorelline e le ho detto che l’avrei messa in punizione per avere disobbedito, i suoi non glieli avrei dati. Apriti cielo, ha attaccato la sirena dei bombardamenti e il faccino è diventato uno stagno di lacrime, mocciolo e bava. Dopo circa un quarto d’ora le ho suggerito che la parolina magica mi avrebbe fatto commuovere e ritornare sui miei passi e che doveva promettere di obbedire a  nonna. Peggio mi sento, sta parolina magica era troppo pesante…un altro quarto d’ora di contraerea e fischi di bombardamenti.
Si calma. Le vado vicino massaggiandole il pancino. “Vabbè, perldooono….va bene?”  “…E poi?” ” L’antlro velrsetto non lo vojo dirre….mamma non vuole…. mi ha detto “non dilrlo eh!” …pelrlché l’ho già detto cento un milione di volte e tanto non è verro”.

Sta  cominciando a conoscere i suoi limiti e debolezze.